La contenzione fisica, ovvero la limitazione della libertà di movimento di una persona attraverso mezzi fisici, è una pratica delicata e complessa in ambito sanitario. Se da un lato può essere necessaria per garantire la sicurezza del paziente e degli operatori in situazioni critiche, dall'altro, un suo utilizzo inappropriato o errato può avere conseguenze gravissime.
Cause di un Errato Protocollo di Contenzione Fisica:
Mancanza di formazione specifica: Gli operatori sanitari potrebbero non essere adeguatamente formati sulle tecniche corrette di contenzione, sulle alternative possibili e sulla valutazione del rischio.
Procedure inadeguate: Le strutture sanitarie potrebbero non disporre di protocolli chiari e aggiornati sull'utilizzo della contenzione, che definiscano le indicazioni, le controindicazioni, le modalità di applicazione, il monitoraggio e la documentazione.
Valutazione del rischio insufficiente: Potrebbe non essere effettuata una corretta valutazione del rischio di agitazione, aggressività o autolesionismo del paziente, portando a un utilizzo eccessivo o inappropriato della contenzione.
Carenza di personale: La mancanza di personale adeguato può portare a un ricorso più frequente alla contenzione come metodo di gestione del paziente, piuttosto che all'utilizzo di strategie alternative.
Approccio non individualizzato: La contenzione potrebbe essere applicata in modo standardizzato, senza tenere conto delle specifiche esigenze e condizioni del singolo paziente.
Conseguenze di un Errato Protocollo di Contenzione Fisica:
Le conseguenze di un errato protocollo di contenzione possono essere devastanti, sia a livello fisico che psicologico e legale:
Lesioni fisiche: La contenzione fisica, se applicata in modo scorretto, può causare lesioni di varia gravità, come ecchimosi, abrasioni, fratture, lesioni nervose e, in casi estremi, anche la morte per soffocamento o altre complicazioni.
Traumi psicologici: La contenzione fisica può essere un'esperienza estremamente traumatica per il paziente, causando ansia, paura, umiliazione, rabbia, depressione e disturbo post-traumatico da stress.
Violazione dei diritti: Un utilizzo inappropriato della contenzione può costituire una violazione dei diritti fondamentali del paziente, come il diritto alla libertà personale, alla dignità e all'integrità fisica e psichica.
Responsabilità legale: Gli operatori sanitari e le strutture possono incorrere in gravi conseguenze legali, sia civili che penali, in caso di danni causati da un utilizzo errato della contenzione.
PIAM vs. Corsi di Autodifesa: Il Contributo della D.ssa Michela Folcat
È fondamentale distinguere nettamente tra un normale corso di autodifesa e il programma PIAM (Preventive Intervention Aggression Management). Mentre i corsi di autodifesa insegnano tecniche per proteggersi da un aggressore esterno, il PIAM adotta un approccio molto più ampio e specifico per il contesto sanitario.
La D.ssa Michela Folcat, Infermiera Legale Forense, Criminologa, Esperta in Scienze Forensi, Criminologia Investigativa e Criminal Profiling, e specializzata in Violenza alla Persona, sottolinea come il PIAM si focalizzi sulla prevenzione, sulla gestione della de-escalation e sull'intervento fisico controllato e consapevole, con l'obiettivo primario di garantire la sicurezza di tutti, riducendo al minimo il ricorso alla contenzione.
Differenze Chiave:
Contesto specifico: Il PIAM è progettato specificamente per il contesto sanitario, tenendo conto delle dinamiche relazionali tra operatori e pazienti, delle patologie psichiatriche, delle vulnerabilità e delle esigenze di cura.
Approccio preventivo: Il PIAM pone un'enfasi particolare sulla prevenzione dell'aggressività, attraverso la creazione di un ambiente di lavoro sicuro, la formazione sulla comunicazione efficace e la gestione dello stress.
De-escalation: Il PIAM fornisce tecniche avanzate di de-escalation per gestire situazioni di tensione e agitazione, con l'obiettivo di evitare il ricorso alla contenzione.
Aspetti legali ed etici: Il PIAM integra una solida formazione sugli aspetti legali ed etici della contenzione, sottolineando l'importanza del rispetto dei diritti del paziente, della documentazione accurata e della responsabilità professionale.
Modello RESPECT: Il PIAM include il modello RESPECT, un quadro etico che guida le interazioni tra operatori e utenti, basato su valori come il riconoscimento, l'empatia, la sicurezza, la professionalità, l'etica, la comunicazione e la trasparenza.
In sintesi, il PIAM rappresenta un approccio professionale e completo alla gestione dell'aggressività in ambito sanitario, che va ben oltre le tecniche di autodifesa. La formazione sulla contenzione fisica è solo una parte di un quadro più ampio, che mira a creare un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso, a migliorare la qualità dell'assistenza e a tutelare i diritti di tutti.